Il potere di lasciare andare: come la creatività serve il nostro destino
Liberamente tradotto da Shakti Sunfire su Elephant.
Shakti è la “pulsione creativa dell’universo”. Il gioco dello spirito senza limiti e sempre danzante che è potente solo perché è libero di muoversi. Distuggere e creare nuovamente in spontaneità sempre fresca. Ancora, ed ancora, ed ancora.
Come dice Paolo Cohelo:
Se sei coraggioso abbastanza per dire addio, la vita ti ricompenserà con un nuovo ciao.
Questo è l’antidoto, la panacea, e il biglietto per vivere una vita veramente potente. Possiamo dire addio ai vecchi paradigmi, le vecchie norme sociali, i vecchi modi di stare in relazione? Possiamo muoverci abbastanza liberamente per seguire la corrente?
Non restate incollati alle “norme” della società. Osservatele, capite i vostri limiti e poi muovetevi con grande libertà di cuore.
Perché l’esistenza prospera nel cambiamento, quello che una volta era la struttura perfetta cade.
Quando le cose cominciano ad accadere, non importa quanto preoccupanti o discordanti… lasciate andare. Qualcosa muore qualcosa nasce.
Gli autori di “Sex at Dawn” Christopher Ryan and Cacilda Jethá (…) si azzardano a smascherare ogni cosa che “pensiamo di sapere” sul sesso e le relazioni.
Leggendo la loro ricerca, educata e spesso divertente, non ho potuto non pensare: coloro che sono creativi abbastanza per vedere un altro modo, per pungolare gli standard, annunciare le loro scoperte al mondo, sono sempre stati rinnegati, reietti dalla società, disadattati, piantagrane. Spesso non abbracciamo qualcosa che sfida i nostri mondi lindi, divisi in compartimenti ordinati. Troppo destabilizzante, spaventoso, troppo… fuori controllo.
Con la confusione che abbiamo creato, vale la pena la contemplazione?
Il calore di agosto riposa nell’introspezione dell’autunno, il mio invito è di muovere verso la vostra vita senza paura.
Per lasciare che le onde vi portino via dalle rocce e in profondità nel vostro cuore.
Possa la spontaneità guidare un ascolto profondo e una fiducia salda. E quando la gomma colpisce la strada e tutto è quasi perso, chiedete a voi stessi: cosa vorresti fare?
Quanto pienamente, completamente lascerai andare?
Il mio maestro Adyashant dice che la vita risponde alla persona che volete essere (says life responds to the person you are willing to be, not the person you want to be).
Così, chi volete essere?
Come volete vivere?
In creatività o rigidità?
Nella paura o nella fiducia?
Noi creiamo i nostri destini, diamo forma alla nostra realtà, siamo creativi e liberi in maniera innata. Non dimenticatelo.
Lynn Hasselberger – tratto da Elephant Journal
S’avrà da trovare questo libro (ndr).
Traduco anche uno stralcio da Wikipedia:
Gli autori, Christopher Ryan and Cacilda Jethá, sostengono che gli esseri umani si sono evoluti in gruppi egualitari di cacciatori-raccoglitori dove l’interazione sessuale era una risorsa collettiva, molto più similmente che per il cibo, la cura dei bambini e la difesa del gruppo. In questo concordano col lavoro di Lewis H. Morgan che propose che gli umani pre-agricoli vivessero in tribù primitive in cui la proprietà e la paternità erano collettive.
Non stiamo dicendo che la condivisione era così diffusa perché ognuno amava e sedeva attorno al fuoco a cantare ‘Kumbaya’ ogni notte. La condivisione era diffusa – e così rimane oggi nelle società di cacciatori-raccoglitori esistenti – semplicemente perché era il modo più efficiente di distribuire il rischio in un gruppo di persone.
Poi, con l’avvento dell’agricoltura, gli stili di vita sono cambiati profondamente portando alla proprietà privata e all’accumulazione del potere. Questo ha cambiato radicalmente i comportamenti delle persone e ha lasciato gli esseri umani moderni in una situazione in cui gli istinti sono in contraddizione con la società in cui vivono.
E qui un interessante sintesi in italiano.
Photo credits: Sun Gazing_Facebook