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Black is back. Punk not dead

black is back

Sono giorni da bianco e nero.
Più nero però.
Anzi rosso e nero 🖤
Guardo la mia gallery su Instagram e mi dó fastidio da sola coi miei fiorellini del cazzo.
Almeno piove.
Quando aprono le gabbie, con @simonefrabboni andiamo a skatare all day long, in tutti gli skate park della provincia di Bolo.
Dalle 11 alle 11.
Forse sarò ringiovanita abbastanza a suon di punk della mia meglio gioventù da non aver più così tanta, stupida, paura di cadere, da quasi quarantenne che sarei, se la mia anima credesse ai numeri.
E mi stupisco che ultimamente parole escano anche qui, sciolte, automatiche, parole in-flusso che andrebbero sul mio quaderno segreto.
Forse sono vittima anche io della Società dello Spettacolo.
O forse spero ingenua in una sorta di soddisfazione data dalla condivisione.
Ma la condivisione che conta è quella di quando ci sono i corpi.
Io non lo dimentico.

Torneremo di nuovo colorati e tridimensionali, amici.
Spero anche che grazie all’isolamento rimarremo consapevoli del valore degli incontri preziosi.
Ma sono contenta di aver ritrovato anche il bianco e nero.
Soprattutto il nero.
Punk not dead.
Mi mancate, amici.
Bro Hymn dei Pennywise suona nelle stories (di Ig).

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