La via più chiara verso l’Universo passa da una foresta selvaggia
Lo sosteneva l’ingegnere, naturalista e scrittore scozzese John Muir e ne sono convinti anche Carola Sorrentino e Fabio Santori, psicologa psicoterapeuta lei e guida ambientale escursionistica lui.
Sono loro ad aver realizzato il progetto Forest Therapy Umbria con l’intento di promuovere un’idea di benessere psicofisico legato alla riscoperta della natura e del territorio umbro.
Una pratica, quella della Forest Therapy, che si ispira alla metodologia dello Shinrin-yoku, letteralmente “immergersi nell’atmosfera del bosco”, tradotto semplicisticamente in occidente con l’espressione inglese forest bathing, bagno di foresta, è stata sviluppata in Giappone negli anni Ottanta, dall’allora direttore dell’agenzia dell’agricoltura, delle foreste e della pesca Tomohide Akiyama e subito adottata dal sistema sanitario nipponico.

Ci stiamo irrimediabilmente allontanando da ciò che è il nostro habitat: la specie homo ha trascorso il 99,5% del proprio tempo evolutivo in ambienti totalmente naturali ed è solo negli ultimi decenni che si sta spostando definitivamente in ambienti molto urbanizzati e cementificati, e studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia della Forest Terapy anche dal punto di vista fisico:
aiuta a ridurre la pressione sanguigna, a migliorare la salute cardiovascolare e metabolica, ad abbassare la glicemia, a potenziare il sistema immunitario (mediante l’incremento delle cellule NK), ad accrescere la produzione di proteine antitumorali.
Mentre a livello psicologico migliora l’umore, riduce l’irritabilità, mitiga i sintomi depressivi, infonde energia, aumenta la creatività e riduce lo stress.
Influisce positivamente ad esempio su quello che viene definito tecnostress, causato dal fatto che passiamo il 90% del tempo al chiuso, di solito fissando degli schermi, che provoca ansia, mal di testa, dolori a occhi e collo, irritabilità, frustrazione e insonnia.


L’intento di Forest Therapy Umbria è così quello di coniugare camminate nei boschi umbri, organizzate scrupolosamente da Fabio Santori, a pratiche meditative e di riconnessione con se stessi, in cui è la natura a fare da agente mediatore, grazie alle competenze della dottoressa Carola Sorrentino.
Finora sono stati proposti 2 eventi: domenica 18 ottobre nel Bosco di Tecchie, nel comune di Cantiano e domenica 31 nei boschi di Pietralunga.