Di Michela Potito, alias Robinia
Ricordo.
Ricordo il piazzale di terra battuta dell’Oratorio, accecante, nelle ore del primo meriggio. Il piazzale delle lunghe estati, con la scuola chiusa, dei risvegli all’alba tiepida in nome di una giornata di giochi.
Quando era Ferragosto e si giocava a bagnarsi coi gavettoni, ho il ricordo di me tutta eccitata, nell’incontenibile attesa di essere mira di qualche bel ragazzino. La voglia di essere scoperta da un maschio, al mostrarsi delle forme sotto i vestiti bagnati, era qualcosa di mai provato prima. Il potere della seduzione che si svela a sé stesso. Ne ho un ricordo pulsante, misto di vergogna, piacere e paura, che a volte torna.
Questo è il bello.
Poi viene il brutto.
Ho scoperto di recente che a Trento, il 25 Maggio, in occasione dell’ennesimo raduno di Alpini, è stata indetta la gara “Miss Alpina Bagnata”, in via Prati, in centro. La locandina dell’evento invita a partecipare per votare la propria Alpina preferita bagnandola con una birra.
Immagino che le ragazze che parteciperanno lo faranno in nome della bellezza proibita di quel ricordo. E probabilmente si ritroveranno a fine serata, schifate da quei vegliardi imbruttiti e ubriachi che le imbratteranno di birra, liquido fermentato e appiccicoso.
Questo articolo è anche per dire a quelle giovani donne che non vi è giudizio da parte nostra. Non è affatto il giudizio su di loro il movente alla scrittura di queste righe.
Quando il maschilismo attinge ad un immaginario collettivo e costruttivo, per ritorcerlo contro sé stesso, di fatto mette umiliazione e competizione al posto di entusiasmo e complicità.
E questo è male. E’ buona parte dell’origine dei mali dei nostri tempi, che vivono sotto l’egemonia del patriarcato. Che vogliate o no, questo è e se lo ribadiamo, non è per lamentarci, è per mostrare verità e chiedere giustizia.
Offrite da bere alle vostre alpine, e poi vedete, se avranno voglia di mostrarsi.
Non giocate da giudici ma da compagni.
Photo credits: Nadi Whatisdelirium su Unsplash
Chi ha fatto quel giochino non è un alpino! Facile mettersi un cappello con la penna in testa e credere di appartenere al Corpo degli Alpini. Mi dispiace non sarebbe dovuto accadere
Certo, non si può generalizzare! grazie di essere passato di qui 🙂